Marotta Gino (Campobasso, 20 giugno 1935 – Roma, 16 novembre 2012)
è stato un pittore e scultore italiano attivo nell'arte contemporanea.
ha vissuto e lavorato molti anni a Roma. Nella sua prima mostra personale, nel 1957 a Milano, espone arazzi, encausti e velatini, cui fanno seguito piombi, allumini e bandoni (lamiere di ferro trovate e assemblate) che presenterà a Roma alla Galleria Appunto e a Milano alla Galleria dell'Ariete, nel 1959. Nei laboratori delle industrie chimiche, delle fabbriche e delle fonderie, sperimenta nuovi materiali quali poliuretani e poliesteri e realizza sculture servendosi dei procedimenti industriali per la produzione in serie. La vocazione all'uso di materiali inediti prosegue nelle sculture ritagliate nel metacrilato che ben presto si trasformano in Environment come il Bosco Naturale-Artificiale (1967), il Nuovo Paradiso (1968), l'Eden Artificiale (1969) e Misura Naturale Cava (1970). Nel 1968 partecipa alla rassegna Il Teatro delle Mostre alla galleria La Tartaruga di Roma con l'installazione Foresta di menta, una lunga serie di fili verdi ricavati da materiali plastici che danno la suggestione di liane appese. È dello stesso anno Giardino all'italiana, un intervento a carattere urbano, in cui schiera delle balle di fieno, durante la manifestazione organizzata da Germano Celant ad Amalfi sull'Arte povera.
Partecipa ad alcune tra le mostre più interessanti dell'arte italiana contemporanea come Lo spazio dell'immagine a Foligno nel 1967, "Amore Mio" a Montepulciano nel 1970 e "Vitalità del Negativo" al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1970-71.
È del 1969 la mostra Ceroli, Kounellis, Marotta, Pascali 4 artistes italiens plus que nature al Musée des Arts Décoratifs, Palais du Louvre, Parigi.
È invitato alla IX Quadriennale di Roma (1965-66) e più tardi, nel 1972 alla X Quadriennale con l'installazione Introduzione generale alla natura.
Sono del 1973 la mostra antologica alla Rotonda della Besana di Milano, l'esposizione dell'opera-ambiente Eden Artificiale nei Giardini della XV Triennale di Milano nella sezione Contatto arte-città accanto agli interventi di Arman, Burri, De Chirico, Hundertwasser, Matta e altri.
Nel 1984 partecipa con Le rovine dell'Isola di Altilia alla XLI Esposizione internazionale d'arte di Venezia.
Alcune sue opere, fra cui la scultura in metacrilato Albero della vita fanno parte della Collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri.

Marotta Gino